L'Ambasciatore Prentice su "L'Europa che Londra vuole"
L'Ambasciatore britannico in Italia, Christopher Prentice, interviene sulle pagine di L'Espresso, per parlare di Europa.

Il Regno Unito 猫 in prima linea nelle sfide condivise in Europa, dalla lotta ai cambiamenti climatici alla riduzione degli oneri per le PMI, dalla risposta all鈥檈mergenza dei migranti, per la quale abbiamo impiegato le nostre navi a supporto della leadership italiana nel Mediterraneo, all鈥檌mpegno di ingenti risorse per gli aiuti umanitari 鈥 oltre 1 miliardo di euro per la sola crisi siriana.
Oggi, per貌, l鈥橢uropa non funziona come dovrebbe e la sua popolarit脿 猫 in calo, non solo nel Regno Unito. Questo 猫 il motivo per cui il Primo Ministro David Cameron si 猫 impegnato a portare avanti un programma di riforme concrete e cambiamenti per l鈥橴E, che tiene conto delle preoccupazioni dei cittadini britannici e offre loro l鈥檕pportunit脿 di esprimersi sulla permanenza del Regno Unito in Europa. Il Premier Cameron 猫 fiducioso di poter raggiungere l鈥檕biettivo delle riforme, e convincere il paese a restare in Europa su nuove premesse.
Per ottenere tali cambiamenti dobbiamo e vogliamo tuttavia lavorare con i nostri partner europei, poich茅 riteniamo che molto di quanto vogliamo conseguire non sia positivo e vantaggioso solo per il Regno Unito, ma anche per tutti gli altri stati membri, Italia compresa.
In questo senso, apprezziamo profondamente le parole di sostegno espresse dal Presidente Renzi in riferimento al ruolo del Regno Unito in Europa e alla comune convinzione che l鈥橢uropa debba cambiare.
In questa direzione, siamo impegnati a portare avanti un dialogo concreto su riforme importanti in quattro ambiti: competitivit脿, governance economica, sovranit脿 e immigrazione.
Competitivit脿. Vogliamo mettere il turbo al mercato unico, ridurre la burocrazia per le imprese europee e raggiungere accordi commerciali ambiziosi a livello europeo, in particolare con Stati Uniti e Giappone. Il nostro obiettivo 猫 aiutare l鈥橢uropa a crescere pi霉 in fretta e a creare pi霉 occupazione. Dobbiamo rimuovere gli ostacoli per consentire alle imprese europee di vendere i loro servizi in tutto il continente, dobbiamo connettere i nostri mercati energetici, dare sostegno alle start-up pi霉 dinamiche nel digitale, fornire alle PMI un accesso pi霉 semplice al credito e rendere pi霉 semplice per i cittadini fare acquisti online.
Governance economica. Un鈥檜lteriore integrazione dell鈥檈urozona 猫 essenziale e non 猫 rimandabile. Potrebbe sorprendere che il Regno Unito condivida questo interesse, ma 猫 proprio cos矛. Se l鈥檈uro 猫 in affanno ne risentiamo tutti, ma nel momento in cui l鈥橧talia e l鈥檈urozona portano avanti una maggiore integrazione occorre tutelare, ad esempio nel mercato unico, anche i diritti di chi dall鈥檈urozona 猫 fuori.
Sovranit脿. L鈥檌mpegno per una 鈥渦nione sempre pi霉 stretta鈥 funziona per alcuni paesi (ad esempio nell鈥檈urozona) ma non per il Regno Unito. Vogliamo che questo principio sia riconosciuto, per un鈥橢uropa flessibile come una rete e non rigida come un blocco unico.
Immigrazione. Ogni paese dovrebbe poter decidere in merito all鈥檃ccesso ai propri sistemi di welfare, in maniera da ridurre alcuni dei fattori che negli ultimi decenni hanno portato a vere e proprie migrazioni di massa all鈥檌nterno dell鈥橴nione Europea, in particolare verso il Regno Unito, sempre nel pieno rispetto, e ci tengo a sottolinearlo, del principio della libera circolazione dei lavoratori all鈥檌nterno dell鈥橴E.
I nostri Ministri degli Esteri, che si sono incontrati a Londra la settimana scorsa, hanno ritenuto che numerosi punti di questa agenda di cambiamento costituiscono un鈥檈ccellente piattaforma per una stretta collaborazione bilaterale in seno all鈥橴E.